Italiano: * nella missiva：

• traversa sup.：

Italiano: I quattro ritratti di pontefici sono discretamente conservati, nonostante le cadute di colore, piu evidenti negli ultimti due. É sconosciuta la loro provenienza al museo pesarese ma, viste le misure simili, é probabile che in origine fossero collocati nello stesso luogo, forse una sala di un palazzo vescovile. Il primo ritratto, che raffigura Gregorio XVI (papa dal 1831 al 1846), reca scritto su1 retro “Ritratto di Sua Santita Papa Gregorio XVI Felicemente regnante, dipinto in Bologna da Clemente Alberi Riminese nel giugno 1831”: Le stesse caratteristiche stilistiche si ritrovano negli altri tre dipinti, in ordine di cronologia di pontificato: Leone XII (1823–1829), Pio VIII (1829–1830), e infine di Pio IX, papa dal 1849 al 1868. Per quanto riguarda quest’ultimo il Polidori, nell’inventario generale del museo, indica come autore Clemente Alberi (successivamente corretto in Francesco Alberi, padre di Clemente, che tuttavia in quegli anni era già deceduto). Particolare degno di nota é che ogni pontefice tiene in mano una missiva a lui indirizzata, che reca anche la firma del pittore (ormai quasi illeggibile nel ritratto di Leone XII), come se si trattasse di una supplica spedita da quest’ultimo.^{Giardini 1993}